Il dubbio se lo Psicologo sia in grado, o meno, di aiutare veramente, è probabilmente l’interrogativo più frequente per chi sta riflettendo se intraprendere un percorso di terapia.
Tuttavia, è una domanda figlia di un’altra credenza sotterranea rispetto la psicologia, ovvero che lo Psicologo possegga tutte le risposte e in qualche modo ci indichi la migliore e più veloce strada per il benessere, né più e né meno come farebbe il meccanico nel diagnosticare un guasto all’automobile.
Tante persone al riguardo, anche comprensibilmente, ritengono allora che lo Psicologo non possa aiutare davvero, perché siamo tutti diversi, ognuno è unico a modo suo, e non può avere una risposta su problemi che sono specifici nostri, intimi, personali.
Niente di più vero.
Lo psicologo non ha le risposte, ma le domande, attraverso le quali il paziente, che è il reale ed unico esperto di sé stesso, può arrivare a comprendere quali siano le risposte che cerca. Lo Psicologo ha una cassetta degli attrezzi, per così dire, attraverso la quale aiutare il paziente a dare nuova forma e significato alle proprie esperienza, in un processo che lo vede coinvolto sempre ed in ogni momento, ma sullo fondo, ad accompagnare, perché il protagonista è il paziente stesso.
Dunque, se per “aiuta veramente” intendiamo riferirci alla capacità di dare risposte, fornire soluzioni, risolvere problemi in modo diretto ed autonomo, allora no, lo Psicologo non “aiuta veramente”. Ma se intendiamo la capacità di offrire un ascolto attento ed empatico, competente, attraverso il quale formulare quelle domande che aiuteranno il paziente ad uscire per un istante dalla propria teoria del mondo e saperla sottoporre a revisione critica, ad osservazione, al fine di consentirgli di adottare soluzioni alternative alle modalità utilizzate abitualmente ed altamente automatizzate, allora si, lo Psicologo “aiuta veramente”.
Questo aiuto, viene fornito adottando l’atteggiamento del curioso, ovvero di colui che non sa a prescindere (come purtroppo molti credono lo Psicologo faccia) ma che può arrivare a sapere, insieme con il paziente, attraverso domande mirate e ben formulate.