Psicologia Giuridica

Psicologia Giuridica

Da molti anni, e ancor più al giorno d’oggi a causa dei frequenti incontri tra la Psicologia ed il Diritto, è attiva la Psicologia Giuridica, dimensione nella quale l’impegno e il coinvolgimento del Centro Clinico Alba è particolarmente attivo.

Il Centro offre la consulenza di professionisti altamente formati in materia di Psicologia Giuridica, e mette a disposizione la propria esperienza a supporto di chiunque che, per i motivi più vari, possa trovarsi ad affrontare un percorso legale nel quale sia necessario l’ausilio di uno psicologo. Questi, per legge, è bene ricordare che debba obbligatoriamente essere iscritto ad un Ordine professionale di appartenenza.

 

Quando è necessario, il Giudice può farsi assistere per il compimento di singoli atti o per tutto il processo da uno o più consulenti di particolare competenza tecnica” (art. 61 Cod. Proc. Civ)

 

Il lavoro dello Psicologo Giuridico può orientarsi nella direzione di due ambiti specifici, ovvero quello Civile e quello Penale e, nel particolare, il centro clinico Alba offre servizio di Consulenza Tecnica di Parte (CTP) in tutti quei procedimenti nei quali, a tutela della parte che parteciperà al procedimento, è ritenuta opportuna la presenza di uno specialista che assicuri trasparenza ed il buon esito dell’approfondimento guidato dallo Psicologo scelto dal Giudice, ovvero il Consulente Tecnico di Ufficio (CTU).

Alcune delle più frequenti occasioni nelle quali è consigliata, quando non necessaria, la presenza di uno Psicologo Giuridico sono:

 

  • Procedimenti separativi ed affidamento minorile: Quando la coppia decide di separarsi avvia un processo di riassestamento del quale entrano a far parte inevitabilmente anche i figli, rispetto ai quali spetta al CTU del Tribunale offrire indicazioni al Giudice circa la modalità di affidamento, collocazione e frequentazione del/dei minore/minori, nonché una valutazione delle capacità genitoriali di entrambi i membri della coppia.

 

  • Valutazione del danno: Il danno esistenziale è un’alterazione (temporanea e/o permanente), in senso peggiorativo, del modo di essere di una persona nei suoi aspetti sia individuali che sociali” (17 Giugno 2008, Convegno Nazionale AIPG – Associazione Nazionale di Psicologia Giuridica, Il risarcimento del Danno Esistenziale e del Macrodanno). Si parla di Danno, dunque, quando si fa riferimento ad un peggioramento significativo del funzionamento individuale e sociale di un individuo in seguito ad un’esperienza che abbia rappresentato una lesione dei diritti costituzionalmente garantiti.

 

Spesso, si è protagonisti involontari di eventi che sconvolgono il nostro abituale modo di stare al mondo e che vanno a configurare quello che è gergalmente definito come “danno psichico”; il danno psichico, per sua natura, non è direttamente o fisicamente osservabile né tantomeno misurabile, ma è innegabile che i suoi effetti possano mostrarsi attraverso l’adozione di comportamenti o modalità relazionali che non erano mai appartenute al soggetto, ma che adesso ne caratterizzano il funzionamento. Spesso, e molto frettolosamente, tali comportamenti vengono letti come una scelta volontaria da parte della “vittima”, ma rappresentano in realtà un compromesso estremamente limitante della libertà individuale.

Aver rischiato di morire alla guida di un motorino a causa di un Suv passato con il rosso, ed aver smesso da allora di far uso del motorino a causa dell’intensa paura, è davvero una scelta?

 

  • Circonvenzione di incapace: Quello di “Circonvenzione di incapace” è un reato pensato per tutelare soggetti tipicamente considerati “deboli”, come gli anziani, infermi di mente e minorenni, e per tutelarne l’autodeterminazione. Questa condizione viene a verificarsi quando vi sia qualcuno che approfitti di uno stato di maggior efficienza psichica, e che lo utilizzi per indurre la vittima a compiere un atto giuridico che, col pieno possesso delle proprie facoltà mentali, non avrebbe mai avallato; si pensi all’attività di persuasione di un figlio o un nipote nei confronti del genitore o zio, finalizzata al farsi intestare una proprietà.

 

  • Parere Pro-Veritate: Il Parere Pro Veritate è un approfondimento con il quale lo Psicologo Giuridico, dietro richiesta di un Avvocato, valuta il funzionamento psicologico di un soggetto, evidenziando tutti gli elementi che, in un eventuale via legale successiva, potrebbero facilitare oppure ostacolare il raggiungimento di un particolare obiettivo da parte del soggetto stesso. Avventurarsi, ad esempio, in una Consulenza Tecnica di Ufficio, può portare a far emergere criticità delle quali è bene che, Avvocato e Cliente, abbiano consapevolezza per non trovarsi di fronte ad un “effetto boomerang”.

 

  • Perizia per la valutazione della capacità di intendere e di volere: In caso di reato, il nostro Codice di Procedura Penale prevedere che nessuno sia imputabile se, nel momento in cui commetteva l’illecito, non fosse in grado di intendere e di volere; ovvero, è necessario che sia valutato se e in che misura l’imputato era in grado di comprendere la natura del proprio atto e le conseguenze che ne sarebbero derivate (capacità di intendere) e se fosse in grado di controllare volontariamente il proprio comportamento senza essere preda di impulsi incontrollabili (capacità di volere). Lo Psicologo Giuridico che è chiamato dal Giudice, a valutare tale capacità, è detto Perito. Qualora la risposta del Perito rilevasse la presenza di una patologia mentale inficiante la capacità di Intendere e di Volere, il Perito dovrà poi pronunciarsi in merito alla Pericolosità Sociale, ovvero circa la probabilità che l’imputato possa nuovamente commettere reato proprio in conseguenza di tale patologia mentale.

 

Tanto in ambito civile, quanto in ambito penale, lo Psicologo Giuridico è chiamato dal giudice ad effettuare una valutazione approfondita della personalità del soggetto, sia esso adulto o minore, allo scopo di evidenziare la presenza di uno o più eventuali nuclei psicopatologici che possano guidare il Giudice verso il più idoneo tra gli esiti processuali possibili. Ciò, è reso possibile dall’utilizzo, da parte del Consulente o Perito, di una strumentazione SCIENTIFICA, ovvero Test standardizzati e validati che completino un percorso valutativo rigoroso e rispettoso della deontologia professionale.